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Con l'adozione, nel luglio 2014, del Codice della Giustizia Sportiva del CONI e dei codici delle singole federazioni, compreso quello della Federcalcio, il monto dello sport ha finalmente stabilito delle vere e proprie "regole" processuali. Seppur autonomo, però, il processo sportivo affondale proprie radici nel testo dell'articolo 111 della Costituzione, che viene richiamato, nei suoi passaggi fondamentali, dall'articolo 7, lettera h)-bis, del d.lgs. n.242/1999, così come modificato dal d.lgs. n.15/2004. Anche la legge n.280/2003, nel ribadirne l'autonomia dell'organizzazione, consente di verificare come alla sua base vi siano i criteri del giusto processo, mutuati dall'impianto costituzionale. Alla luce di questa premessa, il volume analizza nel dettaglio il funzionamento del sistema di giustizia sportiva, dedicando particolare attenzione ai rapporti con la giurisdizione statale, anche alla luce della decisione della Corte costituzionale n.49 del 2011, all'analisi delle regole che guidano i giudici sportivi speciali, quali il Tribunale di arbitrato sportivo di Losanna ed il Tribunale sportivo antidoping, sedente presso il CONI, e alla tutela del rapporto di lavoro subordinato dei professionisti sportivi, così come regolato dal dettato della legge n.91/1981.